omologa rifiuti

Omologa rifiuti: cos’è, a cosa serve e quando si compila

L’omologa rifiuti è il processo che consente di individuare le caratteristiche chimiche, fisiche e merceologiche di un rifiuto. La suddetta ha quindi l’obiettivo di garantire l’idoneità e l’efficacia delle lavorazioni cui il rifiuto sarà sottoposto. Omologare, infatti, significa letteralmente riconoscere omologo cioè corrispondente, conforme ad una legge a un regolamento a norme o disposizioni determinate.

Essa deve essere compilata ad ogni variazione significativa del processo originante i rifiuti e, comunque, almeno una volta all’anno.

Procedura di omologa rifiuti

La procedura di omologa prevede la verifica di corrispondenza delle caratteristiche del rifiuto in accettazione con quelle fornite in fase di programmazione del conferimento tramite apposita documentazione redatta dal produttore/detentore del rifiuto.

Infatti, il gestore dell’impianto predispone una scheda descrittiva del rifiuto che deve essere compilata in ogni sua parte dal produttore/detentore del rifiuto. Ciò perché quest’ultimo deve essere in grado di fornire le informazioni sul rifiuto prodotto dalla sua attività.

Le informazioni che sono da specificare riguardano le caratteristiche qualitative e quantitative e, se richiesto, bisognerà affiancare anche un certificato di analisi redatto secondo la normativa vigente e da eventuale ulteriore documentazione (es. scheda tecnica del materiale costituente il rifiuto, scheda di sicurezza, ecc. Tale procedura è da eseguire per garantire l’idoneità e l’efficacia delle lavorazioni a cui il rifiuto sarà sottoposto in impianto.

Infatti, la documentazione riporta diversi aspetti, come:

  • sezione anagrafica del cliente;
  • fonte ed origine dei rifiuti;
  • informazioni circa il processo che ha prodotto i rifiuti (descrizione e caratteristiche delle materie prime e dei prodotti);
  • aspetto dei rifiuti e caratteristiche merceologiche (odore, colore, morfologia);
  • CER;
  • classi di pericolo;
  • metodiche di campionamento impiegate per il prelievo dei campioni di rifiuto;
  • quantità di rifiuto accumulata;
  • periodo previsto per il conferimento;
  • frequenza e quantità presunta di conferimento;
  • modalità di confezionamento;
  • firma e timbro del produttore.

Al termine di questo controllo preventivo, la fase di accettazione del rifiuto prevederà, in occasione di ogni conferimento, la verifica di corrispondenza tra le caratteristiche del materiale con quelle fornite tramite documentazione di omologa redatta dal produttore in fase preliminare.

Nel caso si verifichino difformità tra il carico pervenuto all’ingresso dell’impianto e ciò che è dichiarato sulla documentazione può verificarsi una sospensione dell’omologa, l’interruzione dei conferimenti e il respingimento del carico dei rifiuti.

Se invece c’è compatibilità tra il rifiuto e la scheda, si consegue l’omologazione del rifiuto, ossia la dichiarazione della sua accettabilità in impianto. Il carico, quindi, viene accettato nell’impianto e la responsabilità in capo al produttore/detentore di quanto accade successivamente al rifiuto dopo il suo conferimento cessa con la ricezione della quarta copia del formulario di trasporto, controfirmato e datato in arrivo dal destinatario.

In conclusione, possiamo affermare che le procedure di omologa non è affatto una formalità, in quanto una gestione dei rifiuti effettuata correttamente fin dal principio permette di evitare di incorrere nelle sanzioni previste.

Presso i nostri impianti è possibile conferire i rifiuti con specifiche modalità operative. Contattaci per maggiori informazioni.

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Team Logistica Ambientale: intervista al DS Marco Caruso

Cinque anni fa nasceva il Team Logistica Ambientale. Conosciamo meglio i nostri ragazzi tramite le parole del loro Direttore Sportivo Marco Caruso:

INIZIAMO PARLANDO DEL SUO RUOLO NEL TEAM

Come Direttore Sportivo dirigo la squadra e mi occupo di decisioni in merito ad obiettivi, strategie e organizzazione della stessa. Dalla preparazione delle tabelle di allenamento fino all’organizzazione delle trasferte, il mio compito è garantire il perfetto funzionamento del team.

Oltre al ruolo dirigenziale previsto, è importante anche l’impostazione sociale ed emotiva verso i ragazzi. La loro crescita psicofisica, infatti, è un elemento fondamentale, che va oltre i risultati.

IL TEAM NASCE 5 ANNI FA. COSA RICORDA DEI PRIMI TEMPI?

Siamo partiti con un gruppo di “Giovanissimi” che sono cresciuti fino a diventare ciclisti motivati e attenti. Sudore, vittorie e sconfitte hanno costellato la vita di questo team fino a diventare una squadra di 20 atleti agonisti, divisi in giovanissimi, juniores, allievi ed esordienti, per competizioni su pista e su strada.

Grazie ad un dispendio fisico ed economico siamo riusciti ad ottenere un gruppo sempre più nutrito e allo stesso tempo siamo riusciti a mantenere tutte le categorie.

CI RACCONTI DEI RAGAZZI, COME SONO CRESCITI E COSA SI ASPETTA DA LORO PER IL FUTURO?

Impegnarsi per far vincere il team e non solo sé stessi è uno dei principi cardini del ciclismo e questo fa crescere molto.

Penso di aver fatto un buon lavoro nel trasmettere rigore in quel che si fa. Infatti, in questi anni, sono stati proprio i ringraziamenti dei miei ex corridori a farmi capire che ho seminato qualcosa che va oltre lo sport.

Proprio il lavoro fatto con i ragazzi ogni giorno, mi fa sperare che per loro ci sia sempre spazio in una società in continuo cambiamento. Infatti, l’adattamento alle situazioni in gara prepara ogni singolo componente ad affrontare al meglio le difficoltà. Pertanto, per il futuro mi auguro che tutti riescano a ricordare di essere stati ciclisti e sportivi per affrontare al meglio tutto ciò che la vita gli riserva. Infine, sotto l’aspetto puramente sportivo, spero di portare qualche ragazzo al professionismo.

QUAL È LA GARA CHE PIÙ L’HA ENTUSIASMATA?

Le vittorie sono state tante, ed è difficile trovare la gara che più delle altre ha dato emozioni. Sinceramente mi emoziono sempre quando vedo i miei ragazzi lottare e cercare la vittoria.

Quando i ragazzi mi danno fiducia ed eseguono le mie direttive andando a vincere, gioire con loro per i risultati conseguiti è un’emozione che non ha prezzo.

COME, SECONDO LEI, GRUPPO PORCARELLI HA CONTRIBUITO ALLA CRESCITA DEI RAGAZZI?

Gruppo Porcarelli è stato determinante per noi, in quanto ci ha proiettato in una dimensione completamente diversa. Siamo passati da essere una piccola squadra del Lazio ad essere una delle squadre più vincenti d’Italia.

È un cammino iniziato per pura casualità, quando Andrea Porcarelli correva con noi, diventando poi un percorso di crescita per tutti i ragazzi.

Ad oggi spero di aver ripagato con le nostre vittorie e i nostri tanti piazzamenti l’incredibile sostegno che Gruppo Porcarelli ci ha dato, portando un’immagine di squadra e di professionalità sul campo gara rappresentativa del Gruppo.